"... Più tardi, mi hai insegnato ad amarti nel fratello
e allora, incontrato il dolore,
non mi fermavo ad esso,
ma, accettato, pensavo a chi mi stava accanto,
dimentica di me.
E dopo pochi istanti, tornata in me,
trovavo il mio dolore dileguato.
Così per anni e anni:
ginnastica continua della croce,
ascetica dell'amore.
Sono passate tante prove e tu lo sai:
tu che conti i capelli del mio capo,
le hai annoverate nel tuo cuore.
Ora l'amore è un altro:
non è solo volontà.
Lo sapevo che Dio è Amore,
ma non lo credevo così."
(Chiara Lubich)
e allora, incontrato il dolore,
non mi fermavo ad esso,
ma, accettato, pensavo a chi mi stava accanto,
dimentica di me.
E dopo pochi istanti, tornata in me,
trovavo il mio dolore dileguato.
Così per anni e anni:
ginnastica continua della croce,
ascetica dell'amore.
Sono passate tante prove e tu lo sai:
tu che conti i capelli del mio capo,
le hai annoverate nel tuo cuore.
Ora l'amore è un altro:
non è solo volontà.
Lo sapevo che Dio è Amore,
ma non lo credevo così."
(Chiara Lubich)
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