lunedì 29 agosto 2011

Miss Monelleria


Ecco la vincitrice: la più monella della casa.

lunedì 15 agosto 2011

Pulizie di ferragosto

Oggi molti festeggiano il ferragosto con scampagnate o grigliate, noi invece abbiamo deciso di fare un po' di pulizie e tra le varie cose è saltato fuori un quaderno di temi fatti durante il periodo della scuola media.... eccone uno che è proprio indicato per questa giornata.

Titolo: In questo momento vorrei trovarmi...

Il sole è una gigantesca palla infuocata di un colore bianchissimo e splendente, il paese è un deserto silenzioso, caldissimo e desolato. No, non è scoppiata la bomba atomica, piuttosto è scoppiato il ferragosto e il mio paese è stato "abbandonato" dai suoi abitanti. E io, direte, come mai posso vedere tutto questo? Molto semplice, io sono uno di quei pochissimi che sono rimasti a casa; infatti è il primo ferragosto che passo al mio paese, tutti gli altri anni sono andato in montagna e questo, per vari motivi, ho dovuto passarlo qui dove sono. E così penso: "Come vorrei trovarmi in montagna, nel posto dove andavo di solito e magari dopo aver camminato anche una o due ore distendermi sull'erba fresca e guardare il cielo azzurro". Però una strada di città a ferragosto e quel prato di montagna dove vorrei trovarmi hanno qualcosa in comune: il silenzio e la solitudine. Un silenzio che però è pieno di rumori che a me dicono qualcosa soprattutto quelli del prato, forse perchè nel nostro paese, abituati a vedere e sentire certe cose non facciamo caso a piccolezze magari meravigliose ma sconosciute. Mi ricordo degli anni scorsi quando noi (cioè io e la mia famiglia) e qualche volta solo io e mio papà ci recavamo in macchina da qualche parte, prendavamo un sentiero spesso mai percorso da noi e camminavamo fino a raggiungere la nostra meta. E dopo aver mangiato, al sacco naturalmente, spesso io e mio papà continuavamo a salire finchè il tempo ce lo permetteva, ma non sono mai riuscito ad arrivare dove veramente volevo: infatti, giunto su di una cima, ce n'era una più alta che sembrava vicino e facilmente accessibile, e allora iniziavo a camminare per raggiungerla. Mi affrettavo perchè il tempo scarseggiava, ma la cima che prima sembrava vicina, ora era sempre più lontana; come al solito, spinto dall'ostinazione, riuscivo ad arrivarci, ma mi aspettava un'altra sorpresa, un altro monte che sembrava più alto, vicino e a portata di mano, purtroppo questa volta il tempo era davvero finito e dovevo tornare indietro rinunciando ai miei progetti. In compenso però ero riuscito a vedere il bellissimo panorama di quel mare di...monti.: infatti viste da lassù le montagne sembrano maestose onde di un mare pietrificato. Mi piacerebbe sapere cosa si prova a trovarsi sulla montagna più alta del mondo: se sente lo stesso il desiderio di salire più in alto?Oppure, visto che non c'è nulla più in alto, si prova una grande delusione? Per rispondere dovrei provare, e penso che questo per me sarà davvero impossibile. Ora però io sono qui a casa mia e mi annoio, la montagna è lontana e questa volta non la posso raggiungere a piedi. Pazienza! Mi consolerò pensandola solamente, anche perchè con questo caldo non dovrebbe fare male pensare a un bel prato verde e fresco, al canto degli uccellini e al cielo azzurro.

lunedì 8 agosto 2011

lunedì 1 agosto 2011

Un tuffo nel passato.

Ieri a casa dalla mia mamma mi sono messa a cercare dei vecchi giochi di quando ero piccola per vedere se c'era qualcosa da passare a Margherita e ho trovato anche vecchi quaderni delle elementari. Ecco un compito delle vacanze di Natale:

Bellinzago 29-12-1981

La notte di Natale ho ricevuto tanti doni: la mia zia mi ha regalto un orologio sveglia.
La mamma e il papà mi hanno regalato due libri e il dado magico.
La mia madrina mi ha regalato un libro che si intitola " Il libro delle mie ricerche".
La mattina di Natale io, la mamma e il papà siamo andati ad ascoltare la messa in chiesa.
Il giorno di Santo Stefano io, la mamma, il papà siamo stati invitati a mangiare da mia zia.