Il 4 di maggio finalmente Giulio esce dalla rianimazione, viene di nuovo trasferito in reparto con una sedazione di 4mg di ipnovel (midazolam) ogni 4 ore/3 ore e mezza. Ricordo ancora Cinzia che, nell’ascensore mentre scendevamo in reparto, mi disse: “Inizia un’altra avventura!”, ed è proprio così.
Giulio ha ancora il catetere per la pipì, il catetere venoso nel collo, il monitor per la saturazione dell’ossigeno e ovviamente il sondino naso gastrico ma finalmente può stare in camera (singola) con la mamma o il papà. Purtroppo la sua condizione non è per niente buona: le distonie sono continue, le manine chiuse a pugno, i gomiti piegati, i piedini allungati e piange in continuazione, alcuni medici dicono che è un pianto “neurologico” non un pianto di dolore ma è difficile crederci per chiunque lo veda. L’unica cosa che lo tranquillizza è il midazolam somministrato con il sondino naso gastrico ogni 4 ore, non c’è differenza tra il giorno e la notte e il ritmo sonno-veglia viene dato dalle somministrazioni del sedativo, quando è agitato suda moltissimo e arriva sempre stremato alla somministrazione successiva; se si addormenta non dorme più di 2 o 3 ore.
Giulio ha ancora il catetere per la pipì, il catetere venoso nel collo, il monitor per la saturazione dell’ossigeno e ovviamente il sondino naso gastrico ma finalmente può stare in camera (singola) con la mamma o il papà. Purtroppo la sua condizione non è per niente buona: le distonie sono continue, le manine chiuse a pugno, i gomiti piegati, i piedini allungati e piange in continuazione, alcuni medici dicono che è un pianto “neurologico” non un pianto di dolore ma è difficile crederci per chiunque lo veda. L’unica cosa che lo tranquillizza è il midazolam somministrato con il sondino naso gastrico ogni 4 ore, non c’è differenza tra il giorno e la notte e il ritmo sonno-veglia viene dato dalle somministrazioni del sedativo, quando è agitato suda moltissimo e arriva sempre stremato alla somministrazione successiva; se si addormenta non dorme più di 2 o 3 ore.
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