sabato 30 agosto 2008

Sorridi alla vita

Sorridi alla vita che viene e avanza, sempre così ricca di sorprese e di novità.
Sorridi alla poesia che ti canta nel cuore, per spingerti alla ricerca di spazi sconfinati.
Sorridi al tuo oggi, così fresco e pulito, per niente corroso dalla pesantezza del tempo.
Sorridi ai fiori gialli del campo e ai convolvoli rosa, aggrappati alla siepe della strada.
Sorridi al cinguettio dei passeri che saltano di ramo in ramo tra il verde dei pini.
Sorridi ai tentativi che fai per diventare creatura nuova.

Sorridi al sudore di colui che scalpellando trae dalle viscere austere della pietra il volto radioso di un bimbo.

Sorridi al vento che, accarezzandoti, reca in dono il profumo ossigenante dei campi vicini e lontani.
Sorridi al sole, che ancora non si è stancato di offrirti una cascata di luce e di calore.
Sorridi ai bambini che incontri, perché sono il grande motore del futuro.

Sorridi all'anziano dal volto grinzoso, perché ha nel cuore una storia che ti è necessario sapere. Sorridi alla musica silenziosa delle stelle che, di lassù, guidano la danza dell'universo.
Sorridi anche alla pagina del dolore, perché, quando l'avrai completata, voltandola, ne troverai una tutta bianca e sarà l'inizio di una stagione nuova.

lunedì 25 agosto 2008

La gioia e il dolore

La vostra gioia
è il vostro dolore senza maschera.
Tanto più in fondo vi scava il dolore
tanta più gioia voi potrete contenere.
Il legno del liuto
che accarezza il vostro spirito
non è forse scavato col coltello?
Quando siete contenti
guardate in fondo al cuore
e troverete che soltanto
ciò che vi ha dato dolore vi dona la gioia.
Alcuni dicono:
“la gioia è più grande del dolore”,
e altri: “il dolore è più grande”,
in realtà sono inseparabili.
Essi giungono insieme
e quando una siede con voi
alla vostra mensa,
l’altro è disteso sopra il vostro letto.
Voi siete come bilance
sospese tra il dolore e la gioia.
(Gibran)

giovedì 21 agosto 2008

Il mondo che vorrei


Quante volte ci ho pensato su
Il mio mondo sta cadendo giù
Dentro un mare pieno di follie
Ipocrisie
Quante volte avrei voluto anch'io
Aiutare questo mondo mio
Per tutti quelli che stanno soffrendo
Come te

Il mondo che vorrei
Avrebbe mille cuori
Per battere di più avrebbe mille amori
Il mondo che vorrei
Avrebbe mille mani
E mille braccia per i bimbi del domani
Che coi loro occhi chiedono di più
Salvali anche tu.

Per chi crede nello stesso sole
Non c'è razza non c'è mai colore
Perché il cuore di chi ha un altro Dio
E' uguale al mio.
Per chi spera ancora in un sorriso,
Perché il suo domani l'ha deciso
Ed e convinto che il suo domani
E' insieme a te.

Il mondo che vorrei
Ci sparerebbe i fiori
Non sentiremmo più
Il suono dei cannoni
Il mondo che vorrei
Farebbe più giustizia
Per tutti quelli che
La guerra l'hanno vista
E coi loro occhi chiedono di più
Salvali anche tu

Come si fa a rimanere qui
Immobili così
Indifferenti ormai
A tutti i bimbi che
Non cresceranno mai
Ma che senso ha ascoltare e non cambiare
Regaliamo al mondo quella pace
Che non può aspettare più
Nel mondo che vorrei uh uh uh

Nel mondo che vorrei
Avremo tutti un cuore
Il mondo che vorrei
Si chiamerebbe amore
Stringi forte le mie mani
E sentirai il mondo che vorrei
Uh uh uh il mondo che vorrei

lunedì 18 agosto 2008

Buon compleanno papà


Anche se non possiamo festeggiare insieme
col solito gelato come tutti gli anni..
...sei sempre nei nostri cuori
e non ti dimenticheremo mai!
Grazie di tutto quello che hai fatto per noi.
Buon compleanno papà!

domenica 17 agosto 2008

Alla luna























O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l'anno, sovra questo colle
Io venia pien d'angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, né cangia stile,
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l'etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l'affanno duri!

(G.Leopardi)

venerdì 15 agosto 2008

Ferragosto

Come è andato il Ferragosto? Da noi non molto bene! Questa notte una grandinata, mai vista prima, ha provocato diversi danni in tutto il paese, auto distrutte, alberi e piante a terra, orti rasati al suolo. Questa mattina, invece del solito profumino di grigliata, si sentivano rumori di tegole e i tetti di molte case erano affollati come le spiagge al mare... eh sì la grandine ha fatto disastri anche da noi. Ecco il nostro orticello. Quest'anno eravamo davvero contenti dei frutti del nostro orto... ma ecco cosa può succedere in solo 10 minuti di grandine...

lunedì 11 agosto 2008

Ditelo prima!

Lui era un omone robusto, dalla voce tonante e i modi bruschi. Lei era una donna dolce e delicata. Si erano sposati. Lui non le faceva mancare nulla, lei accudiva la casa ed educava i figli. I figli crebbero, si sposarono, se ne andarono.
Una storia come tante... Ma, quando tutti i figli furono sistemati, la donna perse il sorriso, divenne sempre più esile e diafana. Non riusciva più a mangiare e in breve non si alzò più dal letto.
Preoccupato, il marito la fece ricoverare in ospedale.
Vennero al suo capezzale medici e poi specialisti famosi. Nessuno riusciva a scoprire il genere di malattia. Scuotevano la testa e dicevano: «Ma?».
L'ultimo specialista prese da parte l'omone e gli disse: «Direi ... semplicemente ... che sua moglie non ha più voglia di vivere».
Senza dire una parola, l'omone si sedette accanto al letto della moglie e le prese la mano. Una manina sottile che scomparve nella manona dell'uomo. Poi, con la sua voce tonante, disse deciso: «Tu non morirai!».
«Perché?», chiese lei, in un soffio lieve.
«Perché io ho bisogno di te!».
«E perché non me l'hai detto prima?».
Da quel momento la donna cominciò a migliorare. E oggi sta benissimo. Mentre medici e specialisti continuano a chiedersi che razza di malattia avesse e quale straordinaria medicina l'avesse fatta guarire così in fretta.

Non aspettare mai domani per dire a qualcuno che l'ami. Fallo subito. Non pensare: «Ma mia madre, mio figlio, mia moglie.. lo sa già». Forse lo sa. Ma tu ti stancheresti mai di sentirtelo ripetere? Non guardare l'ora, prendi il telefono. «Sono io, voglio dirti che ti voglio bene». Stringi la mano della persona che ami e dillo. «Ho bisogno di te! Ti voglio bene, ti voglio bene, ti voglio bene...».
L'amore è la vita. Vi è una terra dei morti e una terra dei vivi. Chi li distingue è l'amore.
(Bruno Ferrero)

domenica 10 agosto 2008

X Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo favilla.
Ritornava una rondine al tetto,
l'uccisero, cadde tra spini,
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero, disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono...
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
Giovanni Pascoli

sabato 9 agosto 2008

Polpette di zucchine


In questo periodo il nostro orto produce una valanga di zucchine...e per fortuna abbiamo solo tre piante! ...e così devo cucinare zucchine in tutti i modi: passato di zucchine, pasta alle zucchine, zucchine e patate, zucchine fritte, parmigiana di zucchine e ultima mia scoperta: polpette di zucchine.

Per ogni kg circa di zucchine ci aggiungiamo due patate, un uovo, formaggio grattugiato, sale, pepe e diversi aromi (io uso basilico, prezzemolo e un pochino di timo), se vi piace potete mettere anche un pochino di aglio schiacciato. Infine va il pane grattugiato tanto quanto basta. Si stufano le zucchine a rondelle in poca acqua salata, un filo d'olio. Cuocete a parte le patate e passate sia le patate che le zucchine con lo schiacciapatate. Le zucchine devono aver perso l'acqua prima di schiacciarle. Aggiungete poi tutti gli ingredienti (uovo, formaggio, uovo, aromi, sale, ecc...). Si iniziano a fare le polpettine, se risultano troppo molli si aggiunge un po' di pane grattugiato. Formate le polpette si rotolano nel pane grattugiato e a questo punto potete friggerle o cuocerle al forno oppure congelarle per quando nel vostro giardino non ci sarà più ombra di zucchine e ne sentite la mancanza...

martedì 5 agosto 2008

La Madonna delle neve


Oggi è la festa della Madonna della neve. Nel nostro paese abbiamo una chiesetta dedicata a lei, ed è proprio la chiesa in cui io e Zaccheo ci siamo sposati qualche anno fa.
Questa è una foto fatta all'interno della chiesetta proprio il giorno del nostro matrimonio.


Leggenda:

Si narra che in una notte d'estate, tra il 4 ed il 5 agosto del 356, al ricco patrizio Giovanni, a sua moglie e a Papa Liberio apparve in sogno la Madonna che, indicando il Colle Esquilino coperto di neve, domandò che in quel luogo fosse eretta una chiesa a lei dedicata. Il giorno dopo, fatto eccezionale vista la stagione, una abbondante nevicata aveva ricoperto la città.
Il Papa indicò allora il luogo dove sarebbe sorta una nuova grandiosa basilica, la prima e più importante chiesa romana intitolata alla Vergine.

lunedì 4 agosto 2008

Grazie perchè ci sei

Non ti pare meraviglioso?
Io non ti conoscevo,

tu ignoravi la mia esistenza.

E se le nostre strade
non si fossero mai incontrate?

Dovevamo incontrarci,

perché qualcuno ci guidava.

Pieter van der Meer

venerdì 1 agosto 2008

Orme

Molte persone entrano nella tua vita,
ma solo i veri amici lasciano le proprie orme nel tuo cuore!