martedì 10 giugno 2008

Il mio gelsomino


Secondo una credenza araba il paradiso è profumato di gelsomino perchè questo fiore simboleggia l'Amore divino.

Una leggenda araba racconta che un giorno la madre di tutte le stelle, Kitza, stava preparando nel suo palazzo di nuvole gli abiti d'oro per i suoi figli quando giunse un gruppo di stelline che si lagnavano delle loro vesti. "la mia è troppo larga", "la mia non risplende abbastanza", "la mia non è guarnita di gemme", " io la vorrei attillata", "io meno fulgida". Strepitavano confondendo la povera madre. "Bimbe mie, non fate chiasso" pregava Kitza. "Non fatemi perdere tempo. Molte sorelle sono ancora nude e potrebbero ammalarsi". Ma le stellucce capricciose non le davano retta e continuavano a protestare. Finchè passò da quelle parti il re degli spazi, Micar; udendo quel chiasso, entrò nel palazzo: "Che succede qui dentro?" domandò con voce tonante.
Le stelle, spaventate, diventarono sottomesse e docili, ma non poterono nascondere la verità. Allora Micar, sdegnato urlò: "Poiché siete così egoiste e pretenziose, vi caccio dal firmamento". Strappò loro gli abiti d'oro e le scagliò come ciottoli nel fango della terra.
La madre cadde in un inconsolabile dolore: "mi hai tolto dalle vene molte gocce di sangue, inflessibile Micar. Che mai faranno le mie povere stelle in mezzo al fango? Gli uomini e le bestie le calpesteranno e le umilieranno".
La Signora dei giardini, Bersto, provò pietà per la povera madre. "Kitza" disse "potrei aiutare le tue povere figlie. Le trarrò dal fango trasformandole in fiorellini profumatissimi". Così nacquero i gelsomini, le stellucce della terra.

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