domenica 27 gennaio 2008

San Giulio


Oggi da noi si festeggia San Giulio anche se in effetti sarebbe il 31 gennaio.
La famosa “fagiolata” si tiene alla Badia di Dulzago. Si dice che questa manifestazione risalga al Medioevo, quando i monaci distribuivano alla popolazione pane e fagioli cucinati all’aperto. In grossi calderoni di rame, bollono assieme cotenne di guanciale, carote, cipolle, patate, e naturalmente fagioli. Il cibo viene benedetto al termine della Messa in onore del santo (protettore dei muratori), la cui statua sfila in processione, e distribuito alla gente. La cerimonia, che raccoglie centinaia di fedeli malgrado la stagione fredda, vuole ricordare sia ai ricchi sia ai poveri l'uguaglianza di fronte a Dio. Nella comunità della mensa, una scodella di fagioli non si nega a nessuno, senza distinzioni e favoritismi. E non manca il pane benedetto.
Concluso il sacro rito, è il celebrante stesso a estrarre da ogni recipiente una prima mestolata che verrà offerta con del pane benedetto, al Clero presente e ai sempre più numerosi partecipanti. Secondo la leggenda, questa “buona” abitudine non venne mai meno… salvo una volta. La leggenda narra che nell’anno in cui la fagiolata non si fece, la campagna intorno alla Badia di Dulzago fu invasa da una miriade di serpenti. Il messaggio era forte e chiaro. Credo che non ci siano documenti formali che testimoniano l’accaduto, ma nessuno intende sfidare la sorte ripetendo la sgradevole esperienza accaduta…tanto tempo fa.

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