Oggi oltre ad essere San Giovanni Bosco
è anche San Giulio!
AUGURI
al mio piccolo Giulio!
è anche San Giulio!
AUGURI
al mio piccolo Giulio!

Signore, se la porta del mio cuore dovesse restare chiusa un giorno, abbattila ed entra, non andare via.
Oggi è San Gaudenzio: la festa patronale di Novara. In questi giorni diverse persone mi hanno raccontato di questa festa. Pur abitando vicino a Novara non ho mai avuto l’occasione di andarci. So che è possibile visitare lo scurolo e anche salire sulla cupola da cui si può vedere tutta la città, il Monte Rosa, le risaie…Sulle bancarelle si possono trovare i famosi marroni (castagne), in file intrecciate che formano le caratteristiche collane. C’è poi il corteo che dalla piazza del municipio arriva alla Basilica per portare al vescovo fiori. Questi fiori ricordano un miracolo avvenuto secoli fa. Gaudenzio ospitò il vescovo di Milano Ambrogio e in gennaio sbocciarono dei fiori nel suo giardino, fiori che donò al suo ospite.
Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito.
Giulio è un dono meraviglioso che Dio ci ha affidato. Ora che la malattia lo ha colpito sembra che il mondo ci crolli addosso, forse Dio ci ha abbandonato? Quante volte me lo sono chiesta…come riusciremo ad andare avanti? Quale futuro potremo avere? In che cosa sperare? Ci sarà una via di uscita? Perché proprio noi? Ma i miracoli non esistono? Quante domande senza una risposta… Ma a volte i miracoli accadono anche se non sono esattamente quelli che vorremmo noi...e magari nessuno se ne accorge. Sono sicura che il Signore ci sta vicino attraverso tutte le persone che ci sono accanto, attraverso l’umanità nei nostri confronti dei medici e delle infermiere, attraverso l’amicizia di molte persone, attraverso l’aiuto concreto di molti amici e parenti, attraverso le preghiere silenziose che ci circondano e che nemmeno immaginiamo. Adesso ci rendiamo conto di quanto abbiamo e prima forse non lo sapevamo, tante persone ci sono vicine e noi non ne eravamo a conoscenza. Forse in fondo al tunnel c’è ancora una luce? Forse non dobbiamo perdere la speranza e affidarci all’Amore e alla volontà del Padre, forse non dobbiamo giudicare i disegni di Dio sulla nostra vita, ma ascoltare quello che ci vuole dire e chiedere il Suo aiuto.Forse......eppure ci sarà un tempo in cui non ci sarà più questa tristezza e questo dolore… ci deve essere… se no non c’è giustizia… ci sarebbe solo il non senso… un tempo in cui la gioia è talmente grande da far scomparire dalla mente ogni frammento anche infinitesimo di dolore e sofferenza… una sorta di abbaglio dove la luce è così intensa che in un istante fa sparire ogni tenebra… una luce così forte che l’occhio riesce a vedere solo quella e la mente non smette mai di ricordarla… perché la vera vita non può che essere una gioia infinita.

Ho preso un giorno di ferie per portare Giulio all’asilo nido. Già, si è liberato un posto e le maestre ci hanno proposto di provare ad inserirlo. Al mattino vado con Giulio all’asilo per stare qualche oretta lì con lui e vedere come si comporta, stiamo lì con gli altri bimbi, giochiamo un po’ sul tappeto, insomma sembra andar bene, non piange… appuntamento alla settimana dopo per iniziare il vero e proprio inserimento! 
Alla grotta di Betlemme arrivarono anche due asinelli. Erano stanchi e macilenti. Le loro groppe erano spelacchiate e piagate dai pesanti sacchi che il mugnaio loro padrone caricava quotidianamente e dai colpi di bastone che non risparmiava.La certezza che stiamo appena cominciando. La certezza che bisogna continuare. La certezza che possiamo essere interrotti... Ma possiamo fare dell’interruzione un cammino nuovo, della caduta un passo di danza, della paura una spada, del sogno un ponte, della ricerca un incontro».
Fernando Tavares Sabino (giornalista brasiliano)