venerdì 1 febbraio 2008

16-17 aprile 2007: non ci sono più speranze?

Lunedì mattina partiamo io Giulio e il nonno verso Milano (Cinzia resta a casa a riposare, verrà il giorno dopo a trovarci): la febbre è sempre alta. Verso mezzogiorno, vista la situazione, i medici e le infermiere decidono di fare un ultimo tentativo di far mangiare Giulio da solo: se non riuscirà a nutrirsi a sufficienza gli inseriranno nuovamente il sondino naso-gastrico. Giulio mangia un po’, imboccato dalla pazientissima infermiera Sonia, la caposala del reparto, ma fa molta fatica perché le distonie lo disturbano, quindi il sondino è inevitabile. Verso mezzogiorno, dopo un bel bagnetto, Giulio si rilassa e si addormenta e durante il sonno la febbre scompare così come era venuta. La sera, al suo risveglio, viene inserito il sondino: è proprio brutto avere quel tubicino nel naso… se penso che da quel giorno non l’ha più tolto… Forse perché si era già riposato, forse perché non stava bene ma Giulio quella notte piange e si agita e sembra non ci sia niente da fare: solo verso mezzanotte, finalmente si addormenta lasciandomi riposare un po’.
Il mattino dopo sembra un po’ meno teso (forse il farmaco inizia a fare effetto?) ma comunque continua a stare male e a piangere. Verso l’ora di pranzo, disteso nel suo lettino, dopo tante carezze e coccole, Giulio piano piano chiude gli occhi per un meritato riposo. Nel pomeriggio arriva la mamma. I medici ci chiamano per avvertirci che gli ultimi esami del sangue mostrano un livello di CK molto alto e questo può essere pericoloso: sarebbe opportuno inserire un catetere in una vena centrale per idratare il bambino: anche questa! Nel primo pomeriggio era prenotato anche l’ennesimo elettroencefalogramma. La mamma porta Giulio, ancora addormentato, ad effettuare l’esame, la prima parte viene fatta nel sonno, poi è necessario svegliare il bambino e qui veramente per la prima volta tutto ci crolla addosso: Giulio non si sveglia! I medici accorrono, si consultano: Giulio è in uno stato di coma; è necessario ricoverarlo in terapia intensiva: è il 17 aprile.


1 commento:

tiziana.caggioni@gmail.com ha detto...

Ciao Cinzia
sono la mamma di Giovanni.
Ti ringrazio di essermi vicina in momenti faticosi per una mamma.
Grazie per la preghiera che mi hai mandato.
Il tuo Giulio come sta?Mi piacerebbe conoscerti aiutarsi a tenere alto lo sguardo e' il grande aiuto che gli amici si possono scambiare.
Domani portiamo Giovanni alla prima visita.
Il risultato pero' dell'intervento lo sapremo solo dopo la cicatrizzazione.
Vi ricorderemo nelle nostre preghiere.
Io cerco di pregare i beati o quelli che ancora non lo sono perche' devono fare i miracoli per giungere alla santita'.
Prego don Gnocchi e spesso metto il suo cappello di alpino sulla testa di Giovanni e poi bussiamo alla sua tomba e gli chiediamo di svegliarsi che attendiamo il miracolo.
Credo comunque che gia' il poter affrontare tutte le vicissitudini sia il primo grande miracolo Ciao Tiziana un bacione a Giulio