lunedì 8 dicembre 2008

Vergine madre


Vergine madre, figlia del tuo Figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’eterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
mobilitasti sì che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore
per lo cui caldo nell’eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se’ a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra’ mortali,
se’ di speranza fontana vivace.
Donna se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vol grazia e a te non ricorre,
sua disianza vuol volar senz’ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunche in creatura è di bontade.
Or questi, che da l’infima lacuna
de l’universo infin qui ha vedute
le vite spirituali ad una ad una,
supplica te, per grazia, di virtute
tanto, che possa con li occhi levarsi
più alto verso l’ultima salute.
E io, che mai per mio veder non arsi
più ch’i fo per lo suo, tutti i miei prieghi
ti porgo, e priego che non sieno scarsi,
perché tu ogne nube disleghi
di sua mortalità co’ prieghi tuoi
sì che il sommo piacer li si dispieghi.
Ancor ti priego, regina, che puoi
ciò che tu vuoli, che conservi sani,
dopo tanto veder, li affetti suoi.
Vinca tua guardia i movimenti umani:
vedi Beatrice con quanti beati
per li miei prieghi ti chiudon le mani!
(Paradiso XXXIII - Dante Alighieri)

1 commento:

Anonimo ha detto...

di tutta la Divina Commedia, questo cantico è forse il capolavoro di Dante.
Da questi versi è stata scritta una canzone composta da Mons Marco Frisina dal titolo "Vergine Madre". Per chi non conoscesse questo compositore vivente gran parte del repertorio della corale parrocchiale sono opera sua.
Un bacione a Giulio