domenica 30 novembre 2008

BAMBINO GESU'


sciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!

accarezza il malato e l'anziano!
Spingi gli uomini a deporre le armi
e a stringersi in un
universale abbraccio di pace!
Invita i popoli, misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri creati
dalla miseria e dalla disoccupazione,
dall'ignoranza e dall'indifferenza,
dalla discriminazione e dall'intolleranza.
Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi liberandoci dal peccato.
Sei Tu il vero e unico Salvatore,
che l'umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della Pace, dono di pace all'intera umanità,
vieni a vivere nel cuore di ogni uomo
e di ogni famiglia.
Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia! Amen.

(Preghiera di Giovanni Paolo II)

venerdì 28 novembre 2008

La danza della neve


Sui campi e sulle strade
sil
enziosa e lieva
volteggia
ndo, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d'intorno è pace;

chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
(A. Negri, Poesie)

lunedì 24 novembre 2008

Sorpresa al risveglio


Questa mattina aprendo le finestre mi sono domandata se fosse il 24 novembre o il 24 dicembre.... eh già, è arrivata la prima neve anche qui da noi...

sabato 22 novembre 2008

Santa Cecilia

Il 22 novembre si festeggia Santa Cecilia. Quando ero piccola ricordo che a casa mia, riprendendo un po’ le tradizioni della mia mamma (che è tarantina), si inaugurava il periodo delle feste natalizie iniziando a preparare l’albero. La mamma mi raccontava che, quando era piccola, nel giorno di Santa Cecilia, patrona dei musicisti, per le vie di Taranto passava il gruppo bandistico suonando delle “pastorali”. Le mamme di Taranto si svegliavano presto per preparare i dolci caratteristici di questa giornata: le “pettole” (delle frittelle di pasta di pane).

Ecco la ricetta:
500 gr di farina 00 (oppure si può usare metà farina 00 e metà di semola)
un cubetto di lievito di birra ,
un cucchiaino di sale,
acqua q.b.
olio d’oliva per friggere.

Setacciate la farina in una coppa, al centro versate un po’ di acqua tiepida e il sale, aggiungete poi lo lievito di birra; impastate bene aggiungendo acqua, se serve, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, un po’ appiccicoso.
Lasciate riposare per due orette, l’impasto dovrebbe raddoppiare di volume. Mettete una pentola alta sul fuoco con abbondante olio di oliva, quando l’olio è ben caldo bisogna formare le pettole e friggerle.
Con le mani bagnate (in modo che l’impasto non ci si appiccichi) prendete un po’ di pasta e stringendo la mano a pugno si forma una pallina da staccare tra pollice e indice e la si fa friggere. Ci si può aiutare anche con un cucchiaio. Quando la pasta si gonfia nell’olio e diventa ben dorata si può tirare fuori dall’olio e…assaggiate!

Ho letto da qualche parte che esistono anche delle versioni salate delle pettole, inserendo nella pallina prima di friggerla dei pezzetti di acciughe o di grana, o prosciutto, ecc…
Per la versione dolce invece basta passarle nello zucchero o nel miele.

A dire la verità io le ho mangiate solo nella versione dolce e non ho mai provato a farle….chissà che in questi giorni non mi venga voglia di provarli….

Man mano che gli anni passavano anche le tradizioni della mia mamma sono state un po' abbandonate: ero piccola l'ultima volta che ho mangiato le pettole! ...e anche la preparazione dell'albero è poi passata a dicembre.
Ora che sono sposata le usanze sono cambiate di nuovo cercando di unire le mie con quelle di Zac... (ma questa è un'altra storia...)

giovedì 20 novembre 2008

Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia


Ogni bambino ha diritto di essere un BAMBINO!

Ogni bambino ha diritto di essere amato!

lunedì 17 novembre 2008

Cara Eluana

Cara Eluana,
mi chiamo Giulio, sono un bambino di quasi 3 anni, non sono in grado di esprimere il mio pensiero quindi, per me, come per te, parla il mio papà. Volevo dirti che ti sento molto vicina. Anche io da circa un anno e mezzo, (ormai più di metà della mia vita!) non posso più mangiare e bere se non con questo sondino che mi entra nel naso; anche le mie gambe e le mie braccia sono bloccate e tese e i miei piedi sono allungati "in posizione equina" come i tuoi. Non riesco a muovere nessun muscolo come vorrei: quando cerco di farlo (ma nessuno sa se sia la mia volontà o no) le braccia e le mani si contorcono e mi esce solo un lamento. Anche i miei occhi non si girano mai dove voglio. Anche io non riesco a girarmi nel letto e qualcuno deve farlo per me. Anche per me c'è qualcuno che mi mette su un seggiolone per portarmi fuori a prendere un po' d'aria. Anche io prendo medicine per evitare che mi vengano attacchi epilettici. Anche io non sono sempre stato così: ho vissuto come la maggior parte dei bambini solo per circa un anno, poi questa malattia, che nessuno ha ancora capito, mi ha portato in questo stato. Anche ai miei genitori hanno detto che non c'è niente da fare, il mio cervello si sta danneggiando progressivamente e non c'è modo di fermare il male.
Per fortuna nella mia testa, per il momento, qualcosa funziona ancora: riesco a reagire, anche se poco, a qualche stimolo. Sento soprattutto le coccole che tutti mi fanno e alcune volte ho anche accennato un sorriso (ci ho messo tutto il mio impegno ma ancora qualcuno non è completamente convinto che io l'abbia fatto davvero e non sia solo una reazione involontaria...).
Ho una grande fortuna che, purtroppo, mi sembra di capire che tu non abbia: sono riuscito ad uscire dall'ospedale e ora, da più di un anno, i miei genitori, i nonni e tante altre persone mi curano nella mia casa; la mia mamma mi prepara ancora da mangiare, è diventata bravissima con pappine e omogeneizzati, e i miei genitori hanno imparato a fare gli infermieri e trafficano ormai senza problemi con siringhe, sondini, aspiratori, saturimetro e le tante medicine che prendo. Capisco che è molto difficile non poter comunicare in nessun modo, nemmeno per dire "si ci sono!" e vedo che è molto difficile anche per tutti quelli che mi vogliono bene; nei momenti più duri ho sentito che anche i miei genitori (proprio loro!), hanno sperato che me ne andassi presto in cielo... Per fortuna è passata. Il tempo ha stabilizzato la situazione e io sono migliorato un pochino: sarà merito di tutte le coccole che mi hanno fatto?
Mi hanno detto che ora, se vogliono, possono smettere di darti da mangiare, dicono che è quello che vorresti tu! E adesso la situazione è proprio brutta: magari in questi anni hai trovato anche tu alcuni momenti di "presenza", magari ogni tanto hai sentito le carezze dei tuoi cari o delle persone che ti accudiscono senza poter però reagire, e se avessi cambiato idea? Anche se non l'hai cambiata vorrei dirti questo: io ero troppo piccolo quando sono stato male per dire la mia su questa cosa... ma una cosa è certa: voglio lottare con tutte le mie forze per restare fisicamente vicino a quelli che mi vogliono bene, il mio corpicino, nonostante tutto, è abbastanza forte e lo sto dimostrando ogni giorno che passa. I medici sono bravissimi e mi curano molto bene ma nessuno di loro sa ancora bene come funziona il nostro cervello o se domani ci sarà un modo per guarire quello che oggi è inguaribile, molte delle mie reazioni sono ancora difficilmente spiegate e ancora meno prevedibili. In ogni caso, finché sono qui, cerco di godermi tutte le coccole che posso.
Chissà se le senti anche tu le carezze: io non lo so, ma nel dubbio per non sbagliare, te ne mando una virtuale (e speriamo che qualcuno la trasformi in realtà).
Ciao, sei nei miei pensieri e spero che queste mie parole possano cambiare le intenzioni di chi può fare qualcosa per tenerti qui.
Giulio.

domenica 16 novembre 2008

Un po' di sole....


Oggi finalmente un po' di sole... e anche Giulio ne approfitta per un po' di aria fresca...
Buona domenica a tutti!

venerdì 14 novembre 2008

Una goccia di amore

La vita è un dono, posso decidere di rifiutarlo o interromperlo???
Si può “capire” la richiesta di un padre che vede sua figlia in uno stato di coma irreversibile, si può capire l’assenza di speranza? Come si può prendere una decisione così importante? Sicuramente è una sofferenza per un genitore vedere il proprio figlio malato in una situazione irreversibile ma credo che per ogni cosa che ci accade c’è un motivo che forse noi non riusciamo a capire per il momento, ma un giorno forse tutto ci sarà chiaro. Certo è più facile risolvere il problema della sofferenza staccando una spina, è molto più difficile dedicare energie, speranze e amore per rendere dignitosa la vita di un malato… ma bisogna trovarsi nella situazione prima di giudicare, quindi voglio solo assicurare a tutti coloro che si trovano in questo stato una preghiera….
Vorrei concludere questo mio pensiero con una frase di Padre Pio: “Nelle medicine mettete una goccia d’amore”.
È solo l’amore che ci fa dedicare tutta la vita al nostro bimbo malato.

giovedì 13 novembre 2008

Battito del cuore

Ho letto che esiste una relazione tra il numero dei battiti cardiaci e la lunghezza media della vita. Chi ha il cuore "lento" vive più a lungo. Le tartarughe ad esempio hanno 6 battiti al minuto e possono vivere fino a 150 anni, l'elefante con 30 battiti al minuto vive circa 70 anni, una mucca con 65 battiti vive 22 anni fino ad arrivare ad animali con un cuore molto veloce come un criceto con 450 battiti e una lunghezza della vita intorno ai 3 anni o al colibrì che vive al massimo 5 mesi con 600 battiti al minuto. Ma noi? Abbiamo una media di 60-65 battiti al minuto eppure in media viviamo più di una mucca! Nell'uomo intervengono anche altri fattori, negli anni ci sono stati molti miglioramenti nell'alimentazione, nelle condizioni igieniche, nella scienza e nella medicina... insomma sembra che la CONOSCENZA abbia sconfitto la natura.

sabato 8 novembre 2008

Cambiamenti

Da qualche giorno gli Stati Uniti hanno hanno eletto il nuovo presidente, il primo di colore della loro storia: Barack Obama è giovane (rispetto all'età media dei politici italiani) e promette una "ventata" di novità. Certamente si troverà ad affrontare grandi sfide negli anni che verranno. Mi ha colpito molto il suo discorso iniziale, non voglio esprimere un giudizio politico ma se avete una ventina di minuti di tempo ascoltatelo (ci sono i sottotitoli in italiano) e qui c'è anche la trascrizione e la traduzione. Può piacere o non piacere lo stile "americano" della serie "siamo il centro del mondo" ma, a parte questo, io ci vedo un abisso rispetto ai discorsi dei nostri "vecchi" politici. Vedremo con il tempo se alle belle parole seguiranno i fatti.


Prima parte:

Seconda parte:

venerdì 7 novembre 2008

Beauty farm dello spirito



Beauty farm dello spirito: bellissima definizione per parlare di questo monastero di clausura.


Vi consiglio il video che trovate a questo link: monastero di Ghiffa

martedì 4 novembre 2008

Gli uomini non ci ascoltano!

E’ un incubo…. Gli uomini non ci ascoltano!!!! Ma non vi è mai capitato di parlare con vostro marito e alla fine quando aspetti una risposta o un commento tutto è silenzio? Sicuramente non avrai il problema di essere interrotta, tanto nessuno ascolta!!!! Ma mi chiedo a cosa stia pensando mentre mi guarda e sembra attento… anche se in effetti non ha colto una parola….che cosa frulla nella mente di questi mariti??? Ho letto da qualche parte che non è certo perché le nostre infinite chiacchiere non suscitano il loro interesse e nemmeno per una presunta distrazione. E’ colpa dei neuroni maschili che riconoscono con difficoltà l’ampia gamma tonale delle voci femminili, quindi una carenza di capacità ricettiva… Ma…. la questione non mi convince molto….

lunedì 3 novembre 2008

domenica 2 novembre 2008

Per i nostri defunti

Sant'Agostino mette sulle labbra dei nostri morti queste parole:

Se conoscessi il mistero immenso del Cielo dove ora vivo,
questi orizzonti senza fine,
questa luce che tutto investe e penetra,
non piangeresti se mi ami.
Sono ormai assorbito nell'incanto di Dio,
nella sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole al confronto.
Mi è rimasto l'amore per te,
accompagno il tuo cammino
con una tenerezza dilatata che tu neppure immagini.
Vivo in una gioia grandissima.
Nelle angustie della vita,
pensa a questa casa dove un giorno saremo riuniti oltre la morte
dissetati alla fonte inesauribile della gioia e dell'amore infinito.
Non piangere se veramente mi ami.

sabato 1 novembre 2008

Amici


Da ieri, come forse qualcuno avrà notato, è stato attivato il nuovo servizio "Amici che seguono il blog".
Se volete registrarvi come lettori di questo blog e avete un account Google , cliccate su "Segui questo blog" nella barra di destra. Dopo averlo fatto il vostro nome e la vostra foto (sempre che li abbiate caricati) saranno visibili tra gli "Amici".

Chi sono i santi?

Una maestra di una scuola materna aveva portato la sua classe a visitare una chiesa con le figure dei santi sulle vetrate luminose. A scuola il parroco domanda ai bambini: "Chi sono i santi?". Un bambino risponde: "Sono quelli che fanno passare la luce".

Stupenda definizione: i santi fanno passare la luce di Dio che continua ad illuminare la terra.