martedì 12 gennaio 2010

Dove andiamo, papà?

Autore: Jean Luois Fournier

Sulla quarta di copertina:
Fino ad oggi non ho mai voluto parlare dei miei due figli. Perchè? Perchè ne avevo vergogna? Per timore della pietà della gente? O forse per sfuggire all'agghiacciante domanda: "Che cosa fanno di bello?".
Oggi che il tempo stringe, la fine del mondo si avvicina e io divento ogni giorno un po' più biodegradabile, ho deciso di dedicare loro questo libro.

Un libro che non necessita di grandi presentazioni, è sufficiente leggerlo e accettarlo per quello che è.
“Avevo voglia di raccontare l’avventura che mi è capitata: la fine del mondo, per due volte, a due anni d’intervallo l’una dall’altra. Due figli handicappati.Io l’ho vissuta in maniera molto particolare, perché ho avuto la fortuna di fare dello humor sulla mia situazione. Quando ci sono problemi di questo tipo non c’è nulla da fare: piangere un fiume di lacrime o ridere stupidamente. Io rido.”
Eccovi: Dove andiamo papà? l’ultimo libro di Jean-Louis Fournier

Ho letto questo libro qualche mese fa e per prima cosa mi sono chiesta come potesse un padre scherzare sui propri figli in questo modo, poi ripensandoci... l’esperienza deve essere così forte e stressante che questo padre ha trovato come via di sfogo l’ironia. Un libro che fa capire il “dramma” di un genitore con due “figli dalla testa di paglia” come dice proprio l’autore ironicamente; un libro, come ho letto in un altro commento, da regalare a quei genitori che si lamentano dei propri figli.

Anche Zac lo ha letto e finito in questi giorni, ecco il suo commento:


Un boccone amaro
.
Un insieme di flashback in ordine sparso su una intera vita che scorre via velocemente e non senza pagine che suscitino forti emozioni. Tolta la sottile pellicina di risate, la polpa è molto amara e il nocciolo è una immensa angoscia e l'incapacità di accettare la situazione. Mi sento molto vicino all'esperienza dell'autore ma quello proprio non mi è andato giù. Vorrei rileggerlo tra qualche anno...

3 commenti:

unachicca ha detto...

Sai io ho volutamente evitato tutti i libri articoli, e blog che parlassero di altre esperienze simili alla mia.

Ho sempre preferito costruirmele da sola la mie esperienze.

Molte moltissime volte quando a Sara praticavo il metodo Doman, tra i quali anche Zac è stato tra i fantastici volontari, che oltre ad una mano un braccio mi han dato anche il cuore e un po' di buonumore..
Mi si davano consigli di lettura, o mi portavano giornali dove si parlava di questa o di quella storia, ma io declinavo, anzi consigliavo la lettura proprio a chi non conosce, e ci vede come degli appestati.

So e capisco che per voi può essere importante sapere conoscere, ma personalmente se ti posso dare un cosniglio, fa che le tue letture siano evasive, oppure fa che siano i libri a chiamarti quando vai in biblioteca o in libreria, svuota la mente e aspetta il loro richiamo. non puoi immaginare quante rispote alle tue domande ti può dare un libro che apparentemente non centra nulla.

Un bacio Giulio.
Cristiana. ;)

Cinzia ha detto...

Grazie Cristiana, a me personalmente piace molto leggere e non mi da fastidio leggere nemmeno storie "speciali" come piace chiamarle a me, così come storie più frivole e leggere o fantastiche. Cerco di leggere un po' di tutto, e cerco di cogliere qualcosa da ogni storia, mi risulta utile e mi da a volte un po' più forza leggere dei libri che parlano di situazioni difficili ma soprattutto di speranza. Ad esempio un libro che mi è molto piaciuto è quello di Daniela Zanetta. Forse ognuno di noi reagisce al dolore in modo diverso... grazie mille, sono contenta che ogni tanto ci scrivi, mi fa molto piacere. Un abbraccio
Cinzia (Giulio ti manda una coccola!)

unachicca ha detto...

A me avevano regalato "L'amore che vince il male" non ricordo il nome dell'autrice ne l'editore è un libro che ormai ha già trent'anni credo, parlava del metodo doman era un diario dettagliato scritto da una mamma, il suo bambino ce l'aveva fatta!

POi ho cercato invano "Vestita di nuvole" la storia di una bimba che non sopportava nulla addosso, non l'ho mai trovato ma via web ho conosciuto la sua mamma l'autrice del libro lei è molto impegnata politicamente per far rispettare i diritti dei nostri bambini, però è da un po' che non la sento, ultimamente era molto stanca...

Quando era piccola Sara, poi girava uno spettacolo da cui era stato tratto un libro, in pratica i genitori di una bambina di Busto assieme i loro 5 figli e altri attori portavano in giro a mo di spettacolo la loro storia, chiedi a Chiara che l'ha visto.
Girava il libro come opuscolo, io l'ho letto, però onestamente non ne che mi ha convinto più di tanto, forse per loro era importante era un po' sulla scia del libro citato da te.....

....

sai una volta invece mentre ero alla Nostra Famiglia
che aspettavo ho scorto un libretto buttatoli su di un tavolino qualcuno si era preso la briga di trascrivere tutti i messaggi "per grazia ricevuta" in giro per santuari o forse uno in particolare non ricordo, non ha molta importanza.



Ho aperto una pagina a caso,

Tra le tante, una frase in particolare ha attirato la mia attenzione.

diceva più o meno così:
"Signore, non ho nulla da offrirti, solo le lacrime per i miei figli."

Non ci crederai ma mi si è aperto un mondo.

Tempo dopo in chiesa si parlava nel Vangelo di Samuele...

Io non sono praticante, il caso ha voluto che fossi li per un rosario, all'epoca i rosari li dicevano prima di dire messa delle sei di sera..

Allora mi si è aperta definitiva mente la mente, la risposta che cercavo era arrivata forte e chiara.

Sara mi era stata mandata, per essere 'donata'.
Ho incominciato mentalmente ogni giorno a dedicare alcuni momenti della sua giornata a Dio, addirittura le prime volte per dispetto Gli dedicavo i momenti più pesanti, quando la cambiavo, quando dovevo farle fare la cacca...cose così.
Mi sono accorta, che era come se Chi ricevesse quel "dono" ne fosse più che felice come quando ti capita di azzeccare il regalo giusto per un complenno, quando capisci che chi l'ha ricevuto è propio quello che voleva..

allora poi ho incominciato a dedicare anche i momenti belli, e infine le giornate intere.


Ci crederai o no ma le giornate mi sembravano più leggere, e dopo un po' ho avuto anch'io i miei regali.

Luca e Martina.

Ora purtroppo mi dimentico di far e lo stesso con loro..

Spero che il Signore mi perdoni.

****

Scusa la lungaggine ma sono piuttosto logorroica, sia nel parlare che nello scrivere, ma ci tenevo a raccontarti questo aneddoto, perchè a dire il vero non è grazie a quella frase che ho avuto le mie risposte, quello è stato l'epilogo, qualcuno di invisibile mi ha sempre consigliato cosa leggere, e grazie a quei libri che ho aperto la mia mente, il segreto è questo, aprire la mente a 360 gradi ..lo so che non è facile, pure io ho dovuto fare un percorso spirituale particolare...meraviglioso e difficile allo stesso tempo, ma alla fine conosci gli Angeli.


Un bacio, se hai bisogno di chiedermi qualcosa non farti problemi.
;)

cristiana