Tantissimi auguri al nostro piccolo Giulio:
venerdì 30 gennaio 2009
martedì 27 gennaio 2009
venerdì 23 gennaio 2009
Giornata mondiale delle comunicazioni sociali
Potete trovare il messaggio completo del Santo Padre qui.
Riporto le parti che mi hanno colpito di più:
(…)Nel messaggio di quest'anno, il mio pensiero va quindi in modo particolare a chi fa parte della cosiddetta generazione digitale: con loro vorrei condividere alcune idee sullo straordinario potenziale delle nuove tecnologie, se usate per favorire la comprensione e la solidarietà umana. Tali tecnologie sono un vero dono per l'umanità: dobbiamo perciò far sì che i vantaggi che esse offrono siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunità, soprattutto di chi è bisognoso e vulnerabile.
(...) I giovani, in particolare, hanno colto l'enorme potenziale dei nuovi media nel favorire la connessione, la comunicazione e la comprensione tra individui e comunità e li utilizzano per comunicare con i propri amici, per incontrarne di nuovi, per creare comunità e reti, per cercare informazioni e notizie, per condividere le proprie idee e opinioni.(…) Questo desiderio di comunicazione e amicizia è radicato nella nostra stessa natura di esseri umani e non può essere adeguatamente compreso solo come risposta alle innovazioni tecnologiche. Alla luce del messaggio biblico, esso va letto piuttosto come riflesso della nostra partecipazione al comunicativo ed unificante amore di Dio, che vuol fare dell'intera umanità un'unica famiglia. Quando sentiamo il bisogno di avvicinarci ad altre persone, quando vogliamo conoscerle meglio e farci conoscere, stiamo rispondendo alla chiamata di Dio - una chiamata che è impressa nella nostra natura di esseri creati a immagine e somiglianza di Dio, il Dio della comunicazione e della comunione.
(...) Desidero incoraggiare tutte le persone di buona volontà, attive nel mondo emergente della comunicazione digitale, perché si impegnino nel promuovere una cultura del rispetto, del dialogo, dell'amicizia.
(…)Il concetto di amicizia ha goduto di un rinnovato rilancio nel vocabolario delle reti sociali digitali emerse negli ultimi anni. Tale concetto è una delle più nobili conquiste della cultura umana. Nelle nostre amicizie e attraverso di esse cresciamo e ci sviluppiamo come esseri umani. Proprio per questo la vera amicizia è stata da sempre ritenuta una delle ricchezze più grandi di cui l'essere umano possa disporre. Per questo motivo occorre essere attenti a non banalizzare il concetto e l'esperienza dell'amicizia. Sarebbe triste se il nostro desiderio di sostenere e sviluppare on-line le amicizie si realizzasse a spese della disponibilità per la famiglia, per i vicini e per coloro che si incontrano nella realtà di ogni giorno, sul posto di lavoro, a scuola, nel tempo libero. Quando, infatti, il desiderio di connessione virtuale diventa ossessivo, la conseguenza è che la persona si isola, interrompendo la reale interazione sociale. Ciò finisce per disturbare anche i modelli di riposo, di silenzio e di riflessione necessari per un sano sviluppo umano.
L'amicizia è un grande bene umano, ma sarebbe svuotato del suo valore, se fosse considerato fine a se stesso. Gli amici devono sostenersi e incoraggiarsi l'un l'altro nello sviluppare i loro doni e talenti e nel metterli al servizio della comunità umana.(...) Ci si deve tuttavia preoccupare di far sì che il mondo digitale, in cui tali reti possono essere stabilite, sia un mondo veramente accessibile a tutti. Sarebbe un grave danno per il futuro dell'umanità, se i nuovi strumenti della comunicazione, che permettono di condividere sapere e informazioni in maniera più rapida e efficace, non fossero resi accessibili a coloro che sono già economicamente e socialmente emarginati o se contribuissero solo a incrementare il divario che separa i poveri dalle nuove reti che si stanno sviluppando al servizio dell'informazione e della socializzazione umana.
Vorrei concludere questo messaggio rivolgendomi, in particolare, ai giovani cattolici, per esortarli a portare nel mondo digitale la testimonianza della loro fede. Carissimi, sentitevi impegnati ad introdurre nella cultura di questo nuovo ambiente comunicativo e informativo i valori su cui poggia la vostra vita! (…)
Riporto le parti che mi hanno colpito di più:
(…)Nel messaggio di quest'anno, il mio pensiero va quindi in modo particolare a chi fa parte della cosiddetta generazione digitale: con loro vorrei condividere alcune idee sullo straordinario potenziale delle nuove tecnologie, se usate per favorire la comprensione e la solidarietà umana. Tali tecnologie sono un vero dono per l'umanità: dobbiamo perciò far sì che i vantaggi che esse offrono siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunità, soprattutto di chi è bisognoso e vulnerabile.
(...) I giovani, in particolare, hanno colto l'enorme potenziale dei nuovi media nel favorire la connessione, la comunicazione e la comprensione tra individui e comunità e li utilizzano per comunicare con i propri amici, per incontrarne di nuovi, per creare comunità e reti, per cercare informazioni e notizie, per condividere le proprie idee e opinioni.(…) Questo desiderio di comunicazione e amicizia è radicato nella nostra stessa natura di esseri umani e non può essere adeguatamente compreso solo come risposta alle innovazioni tecnologiche. Alla luce del messaggio biblico, esso va letto piuttosto come riflesso della nostra partecipazione al comunicativo ed unificante amore di Dio, che vuol fare dell'intera umanità un'unica famiglia. Quando sentiamo il bisogno di avvicinarci ad altre persone, quando vogliamo conoscerle meglio e farci conoscere, stiamo rispondendo alla chiamata di Dio - una chiamata che è impressa nella nostra natura di esseri creati a immagine e somiglianza di Dio, il Dio della comunicazione e della comunione.
(...) Desidero incoraggiare tutte le persone di buona volontà, attive nel mondo emergente della comunicazione digitale, perché si impegnino nel promuovere una cultura del rispetto, del dialogo, dell'amicizia.
(…)Il concetto di amicizia ha goduto di un rinnovato rilancio nel vocabolario delle reti sociali digitali emerse negli ultimi anni. Tale concetto è una delle più nobili conquiste della cultura umana. Nelle nostre amicizie e attraverso di esse cresciamo e ci sviluppiamo come esseri umani. Proprio per questo la vera amicizia è stata da sempre ritenuta una delle ricchezze più grandi di cui l'essere umano possa disporre. Per questo motivo occorre essere attenti a non banalizzare il concetto e l'esperienza dell'amicizia. Sarebbe triste se il nostro desiderio di sostenere e sviluppare on-line le amicizie si realizzasse a spese della disponibilità per la famiglia, per i vicini e per coloro che si incontrano nella realtà di ogni giorno, sul posto di lavoro, a scuola, nel tempo libero. Quando, infatti, il desiderio di connessione virtuale diventa ossessivo, la conseguenza è che la persona si isola, interrompendo la reale interazione sociale. Ciò finisce per disturbare anche i modelli di riposo, di silenzio e di riflessione necessari per un sano sviluppo umano.
L'amicizia è un grande bene umano, ma sarebbe svuotato del suo valore, se fosse considerato fine a se stesso. Gli amici devono sostenersi e incoraggiarsi l'un l'altro nello sviluppare i loro doni e talenti e nel metterli al servizio della comunità umana.(...) Ci si deve tuttavia preoccupare di far sì che il mondo digitale, in cui tali reti possono essere stabilite, sia un mondo veramente accessibile a tutti. Sarebbe un grave danno per il futuro dell'umanità, se i nuovi strumenti della comunicazione, che permettono di condividere sapere e informazioni in maniera più rapida e efficace, non fossero resi accessibili a coloro che sono già economicamente e socialmente emarginati o se contribuissero solo a incrementare il divario che separa i poveri dalle nuove reti che si stanno sviluppando al servizio dell'informazione e della socializzazione umana.
Vorrei concludere questo messaggio rivolgendomi, in particolare, ai giovani cattolici, per esortarli a portare nel mondo digitale la testimonianza della loro fede. Carissimi, sentitevi impegnati ad introdurre nella cultura di questo nuovo ambiente comunicativo e informativo i valori su cui poggia la vostra vita! (…)
mercoledì 21 gennaio 2009
Dio non crea scarti!
Nell'industria del Signore non vi sono pezzi sbagliati,
né prodotti di seconda scelta...Dio non crea scarti!
né prodotti di seconda scelta...Dio non crea scarti!
giovedì 15 gennaio 2009
Propositi e speranze per l'anno nuovo
Un altro anno passato che va ad aggiungersi ai giorni andati… e siamo a 12.754 giorni, sembrano tanti vero? All’inizio dell’anno mi faccio più o meno sempre le stesse domande: cosa ho fatto? Cosa ho ricevuto? Cosa ho dato? Cosa potevo fare meglio? Cosa ho dimenticato?… e immancabilmente, mai contenta di ciò che ho, mi dico “poteva andare meglio”, poi affiorano le speranze… eh che dire… certo che rispetto agli altri anni le mie aspettative e speranze sono cambiate… ma ci sono… speriamo che l’anno nuovo ci porti un po’ di serenità, che sia migliore di quello appena passato…speriamo che Giulio possa stare un pochino meglio, speriamo che amici e parenti continuino a starci vicino per darci la forza di proseguire il nostro cammino, non il nostro progetto ma probabilmente il Suo.
Riprendo da un altro blog uno scritto di un amico, che come al solito mi da spunti per riflettere, e dice: “ …. Sinceramente l'inizio del nuovo anno non l'ho pensato come l'occasione di qualcosa di nuovo e gli eventi stessi mi dicono che non vale la pena sognare questo domani come migliore o peggiore... ogni giorno si apre con una serie di eventi che erano programmati e altrettanti se non di più che non erano pianificati... l'importante è stare al gioco con i migliori presupposti perché alla fine della giornata si possa giungere con un bilancio in attivo... il programma è così già fatto! Si vive alla giornata? No, si costruisce la giornata a partire da quello che ci viene donato!…”
Si costruisce la giornata a partire da quello che ci viene donato... e per noi ogni giorno con Giulio è un dono!
Riprendo da un altro blog uno scritto di un amico, che come al solito mi da spunti per riflettere, e dice: “ …. Sinceramente l'inizio del nuovo anno non l'ho pensato come l'occasione di qualcosa di nuovo e gli eventi stessi mi dicono che non vale la pena sognare questo domani come migliore o peggiore... ogni giorno si apre con una serie di eventi che erano programmati e altrettanti se non di più che non erano pianificati... l'importante è stare al gioco con i migliori presupposti perché alla fine della giornata si possa giungere con un bilancio in attivo... il programma è così già fatto! Si vive alla giornata? No, si costruisce la giornata a partire da quello che ci viene donato!…”
Si costruisce la giornata a partire da quello che ci viene donato... e per noi ogni giorno con Giulio è un dono!
mercoledì 14 gennaio 2009
La tua vocazione
Mario, per gli amici Pollicione, prima di venire sulla terra, venne chiamato a rapporto dal Buon Dio, il quale gli presentò a grandi linee le cose che avrebbe dovuto fare nella vita terrena. Quando gli fu riferito che avrebbe dovuto comparire in televisione per una serie di telefilm, si oppose decisamente al progetto, perché era molto timido. Disse: "Non sono il tipo io, per fare queste cose; ci vuole una certa presenza, e poi, io mi emoziono facilmente; con tutti gli attori che ci sono, perché avete scelto proprio me?" "Okay, Mario", gli rispose il Buon Dio, "ti offro la possibilità di trovarti un sostituto, ad una condizione però: dovrà avere le impronte digitali dei pollici uguali e precise alle tue!".Mario non si perse d'animo, girò e rigirò varie volte la storia presente, passata e futura per cercare un uomo che avesse i pollici uguali ai suoi. Scaduto il tempo stabilito per la ricerca, il Buon Dio chiamò a sé di nuovo Mario e gli disse: "Come potevi sperare di trovare una persona uguale a te? Sei stato creato in modo così originale che nemmeno le impronte dei tuoi pollici sono state copiate da un altro uomo! Ora va' sulla terra e porta a compimento quel progetto che solo tu puoi realizzare: la tua vocazione":
Mario accettò la lezione che il Buon Dio gli aveva dato e, anzi, fu così contento di non essere una copia, che una volta arrivato sulla terra, si mise a mostrare con un pizzico di orgoglio il segno della sua originalità, come a ricordare a tutti che nessun altro è uguale e noi e che quindi non possiamo tirarci indietro nel nostro progetto.
domenica 11 gennaio 2009
sabato 10 gennaio 2009
Un pomeriggio con le "zie" di Giulio
Domenica scorsa abbiamo portato Giulio al monastero di clausura di Ghiffa a trovare la zia. Le suore sono state felici di vedere Giulio che è stato coccolato da tutte le sue "zie", ormai le possiamo chiamare così, che ci hanno assicurato il ricordo nella preghiera.
E' stato un bel pomeriggio in un'atmosfera serena e tranquilla e Giulio si è comportato anche molto bene.
E' stato un bel pomeriggio in un'atmosfera serena e tranquilla e Giulio si è comportato anche molto bene.
giovedì 8 gennaio 2009
Piccoli grandi passi: giugno-dicembre 2008
A partire dall’estate Giulio non ha più avuto bisogno della sedazione che lo faceva calmare e dormire: ha ricominciato ad avere un ritmo sonno/veglia naturale inoltre è un po’ più presente. Anche la schiena si piega meglio tanto che abbiamo ordinato un nuovo seggiolino, su consiglio del fisiatra e della fisioterapista, che lo possa aiutare a mantenere una posizione più corretta. A partire dalla fine di novembre Giulio ha ricominciato a mangiare con la bocca, prima solo l’omogeneizzato di frutta a merenda, adesso mangia tutti i pasti col cucchiaino utilizzando il sondino solo per l’acqua e le medicine. Gli piace molto il latte col biscotto , soprattutto se al cioccolato! Appena lo mettiamo sul suo seggiolone lui inizia a fare andare la bocca, forse sa che quando si siede lì arriva la pappa… Dopo tre ore che non mangia inizia a reclamare e si calma solo dopo aver mangiato. Alla sera si addormenta di solito tra le 21 e le 22 e si sveglia al mattino presto verso le 6.30. Finalmente anche noi riusciamo a dormire un po’…e pensare che l’anno scorso in questo periodo è stato il momento peggiore…non dormiva più di due ore di seguito, anche se sedato e piangeva continuamente…In questo ultimo periodo sono apparsi più frequentemente diversi sorrisi: forse in tanta sofferenza ci sono anche dei momenti di felicità.
mercoledì 7 gennaio 2009
Neve
martedì 6 gennaio 2009
La Befana
Viene viene la Befana
Da una terra assai lontana,
così lontana che non c’è…
la Befana, sai chi è?
La Befana viene viene,
se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato.
giovedì 1 gennaio 2009
Il primo giorno dell'anno
Il primo giorno dell’anno
Lo distinguiamo dagli altri
come
se fosse
un cavallino
diverso da tutti
i cavalli.
Gli adorniamo
la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore
che scende da una stella.
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell'ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell'anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo.
(Pablo Neruda)
Lo distinguiamo dagli altri
come
se fosse
un cavallino
diverso da tutti
i cavalli.
Gli adorniamo
la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore
che scende da una stella.
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell'ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell'anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo.
(Pablo Neruda)
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